Un ex-PDG spiega il numero eccessivo di dipendenti nelle aziende: “Assumi qualcuno e la prima cosa che fa è assumere!”
In questi ultimi mesi molte grandi aziende del settore high-tech hanno licenziato in massa. Se questa situazione può essere spiegata dalla crisi senza precedenti che sta colpendo il settore, per Stewart Butterfield, l’ex PDG di Slack, il problema risiede altrove.
Dal 1° gennaio 2023, oltre 70.000 dipendenti di aziende come Meta, Amazon, Twitter, Google e Microsoft hanno perso il lavoro. A questo si devono aggiungere altre aziende di intrattenimento, come Disney, che hanno licenziato in massa, principalmente per ragioni economiche e per la necessità di razionalizzare i costi di funzionamento.
Questa situazione, alcuni come Mark Zuckerberg l’hanno presentata come la conseguenza della crisi COVID-19, durante la quale le GAFAM hanno visto un’opportunità di crescita senza precedenti. Hanno assunto in massa, immaginando che il loro settore avrebbe tratto vantaggio dallo sviluppo massiccio e rapido dell’uso online. Ma quando la situazione è tornata alla “normalità”, nulla è andato come previsto.
“Più le persone dipendono da te, più grande è il tuo prestigio”
Stewart Butterfield, l’ex PDG di Slack, ha recentemente dato la sua analisi su questo fenomeno di sovra-assunzione che ha probabilmente portato molte aziende del settore Tech in un caos senza precedenti.
Secondo lui, quando non c’è limite all’assunzione, i nuovi arrivati in un’azienda hanno subito la libertà di assumere a loro volta. “Assumi qualcuno e la prima cosa che quella persona vuole fare è assumere qualcun altro”. Perché? “Più ci sono persone che dipendono da te, più grande è il tuo prestigio”, ha spiegato al microfono del podcast di Bloomberg, Odd Lots.

Secondo Butterfield, è quindi essenzialmente una questione di ego che porta a questo tipo di situazione. “Se sei un manager, vuoi diventare un alto dirigente. Se sei un alto dirigente, vuoi diventare direttore. È una motivazione molto potente”, riassume. E funziona dal momento in cui l’azienda dà l’impressione che il budget è illimitato e che ognuno è libero di fare ciò che vuole. “È, per me, l’origine di tutti gli eccessi”.
Quando il potere di alcuni porta all’ennui degli altri
L’ego e i soldi che scorrono a fiumi avrebbero dunque infettato il mondo della Tech. Ma non tutti stavano trarre vantaggio da questa situazione. Infatti, alcuni ex dipendenti di Meta, che facevano parte delle persone licenziate all’inizio dell’anno, hanno da allora testimoniato sulle condizioni di lavoro all’interno dell’azienda. Alcuni hanno raccontato che, già dai primi giorni di lavoro, non avevano semplicemente nulla da fare, e che passavano il loro tempo a chiedere lavoro. Secondo le loro teorie, l’obiettivo che perseguiva l’azienda di Mark Zuckerberg era essenzialmente quello di impedire alla concorrenza di assumerli, in un periodo di forte prosperità economica.
Di fronte alla attuale crisi, non possiamo che sperare che le aziende della Tech traggano le conclusioni necessarie da questo disastro. E che le decine di migliaia di dipendenti disoccupati trovino un lavoro migliore…