Nell’imperiosa necessità dell’essere umano di soddisfare la sua curiosità e espandersi, è inevitabile che la nostra specie arrivi oltre la Terra, e Marte sembra essere la migliore opzione per continuare a perpetuare la razza umana. Negli ultimi anni abbiamo iniziato ad esplorare da vicino il pianeta rosso inviando robot per studiarne le qualità. È anche una delle grandi ambizioni di Elon Musk con la sua azienda di navette spaziali, SpaceX.
E in questa missione di colonizzare Marte, un gruppo di scienziati degli Stati Uniti ha proposto che l’energia eolica potrebbe aiutarci nella colonizzazione di Marte. Nello studio pubblicato su Nature Astronomy spiegano che il vento marziano potrebbe essere un alleato molto più prezioso di quanto pensassimo.
In teoria, le turbine eoliche su Marte potrebbero fornire energia sufficiente per consentire ai ricercatori di esplorare in sicurezza le regioni esterne del pianeta durante le missioni con equipaggio.

L’energia solare potrebbe essere sufficiente per esplorare Marte vicino all’equatore, ma per vivere più vicino ai poli durante tutto l’anno, sono necessarie altre fonti di energia. In combinazione con l’energia solare, le turbine eoliche ben posizionate potrebbero fornire energia sufficiente per far vivere e lavorare un gruppo di sei persone su Marte per tutto l’anno, senza i rischi di radiazioni associati all’energia nucleare, dice Victoria Hartwick del Centro di Ricerca Ames della NASA.
“È davvero emozionante che combinando il potenziale dell’energia eolica con altre fonti di energia, apriamo grandi parti del pianeta all’esplorazione e a queste zone veramente interessanti dal punto di vista scientifico che la comunità potrebbe aver svalutato in precedenza a causa dei requisiti energetici”, ha detto la scienziata della NASA.

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Gli studi sui venti marziani dagli anni ’70 si sono concentrati sulle zone di atterraggio, che devono avere venti bassi per atterraggi sicuri, o su valutazioni individuali delle creste montuose. Questi non forniscono un’immagine completa del potenziale eolico di una regione, che può variare considerevolmente durante un giorno, una stagione e un anno, dice Hartwick.
Lei e i suoi colleghi hanno adattato un modello climatico globale originariamente progettato per la Terra per guardare a Marte. Hanno utilizzato informazioni dettagliate su Marte, come il suo paesaggio preciso, energia termica, livelli di polvere e radiazione solare in diverse regioni, tratte da mappe elaborate dalle missioni Mars Global Surveyor e Viking. Armato di queste informazioni, il modello ha simulato le diverse velocità del vento in tutto il pianeta, giorno e notte, durante le stagioni e addirittura gli anni, poiché le tempeste variano da un anno all’altro.