La Keynote che ha aperto il WWDC 2023 di Apple è durata due ore e cinque minuti. In nessuna occasione, il termine “intelligenza artificiale” è uscito dalla bocca di Tim Cook, Craig Federighi o di qualsiasi altro dipendente di Apple che ha partecipato all’evento. Strano… strano…
Apple non sembra interessata all’IA
Dal momento dell’arrivo di ChatGPT, Midjourney e molti altri strumenti, l’IA è diventata un elemento tangibile per l’utente finale e un’utensile di uso quotidiano, che quasi tutti i protagonisti dell’industria tecnologica vogliono dirigere o almeno utilizzare nei loro prodotti. Microsoft, Google o Adobe lo hanno fatto. Ma evidentemente, Apple sembra voler adottare una strategia completamente diversa.
Il successo dei grandi modelli di linguaggio e delle interfacce conversazionali ha automaticamente orientato i puntatori verso Apple con una domanda in mente: rilasceranno qualcosa in relazione con queste innovazioni? Apple pubblica tecnologie che utilizzano l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico da molti anni, ma si è concentrata sull’utilizzo del secondo termine, piuttosto che del primo. E quando si parla di apprendimento automatico, sono quasi sempre strumenti che funzionano in background e non propriamente dei prodotti.
Ad esempio, Apple utilizza questo tipo di tecnologie per il rilevamento delle cadute dell’Apple Watch, nell’applicazione Foto per categorizzare e localizzare automaticamente le immagini, nell’applicazione Salute, tramite Face ID o semplicemente nella previsione del testo e di Siri.
L’IA era al centro del WWDC di Apple, ma in sottotraccia
Nella Keynote che ha aperto il WWDC, Apple ha scelto di non parlare di intelligenza artificiale, ma piuttosto di apprendimento automatico. Perché questa scelta? Semplicemente perché la mela preferisce privilegiare le espressioni che ha inventato da sola, piuttosto che quelle alla moda. Durante queste due ore di presentazione, Apple non ha nemmeno usato il termine “metaverse” (che avrebbe probabilmente fatto gli affari di Meta), ma ha preferito concentrarsi sul termine “informatica spaziale”, per parlare del Vision Pro.
Crediti foto: Capture Apple WWDC 2023

In un’azienda così abituata a dominare il racconto e a controllare la Storia, utilizzare il termine “intelligenza artificiale” comporterebbe un altro rischio. Infatti, sappiamo dalla recente ascesa dell’IA che è promettente e spettacolare, ma anche che ci sono persone che aspettano qualsiasi inciampo per trarne profitto. E rimanendo fedele ai propri termini, Apple si crea una rete di sicurezza evitando le mode a doppio taglio.
Ogni grande azienda cura ogni dettaglio quando comunica nelle sue presentazioni, ma su questo aspetto, Apple è particolarmente prudente. Non utilizzare il termine “Intelligenza Artificiale” nemmeno una volta, precisamente in una conferenza per sviluppatori, precisamente nel 2023, è sicuramente una scelta deliberata. Nelle sue offerte di lavoro, ad esempio, l’azienda utilizza questo termine senza timore, ma di fronte al pubblico preferisce astenersi.